Ho comperato i primi due volumi di questo manga un pò alla cieca, ma non me ne sono affatto pentita, anzi! :love:

Dopo i due gemelli di “Yasha” di Akimi Yoshida mi sono ritrovata tra le mani questo “Cipher” di Minako Narita (pubblicato negli USA dalla CMX e pertanto tradotto in lingua inglese), che presenta un’altra coppia di gemelli omozigoti davvero molto intrigante… seppure in maniera totalmente differente dall’opera della mamma di “Banana Fish“.

La prima cosa che salta all’occhio di “Cypher” – che immediatamente mi ha fatto pensare ancora una volta al capolavoro della Yoshida… – è che è ambientato a New York negli anni ’80… anche se non nel mondo delle band giovanili, bensì – almeno inizialmente – in una high school frequentata da giovani con ambizioni nello show businness.

Uno dei più famosi alunni di questa scuola, se non il più famoso in assoluto, è Siva (in americano lo scrivono così, ma in giapponese dovrebbe essere “Shiva”), un teen-actor di gran talento che ha incominciato a calcare le scene sin da bambino insieme al fratello gemello – uguale a lui come una goccia d’acqua – che si chiama Cipher. Diventando grandi le strade dei due ragazzi si sono separate e solo Siva ha continuato a recitare.

Ad ogni modo, come in ogni shoujo manga che si rispetti, la protagonista è una ragazza e, in questo caso, è una ragazza americana di nome Anise che, dopo un sogno da lei giudicato premonitore, una mattina si para di fronte a Siva e gli urla contro che vuole diventare sua amica. Il ragazzo sulle prime rimane un pò sorpreso dalla cosa, ma poi accetta di buon grado… con grande sorpresa di tutti, Anise in primis.

Come si può facilmente intuire, questa amicizia nata quasi per caso porterà parecchi cambiamenti nella vita di Siva (e Cipher) e Anise… perchè se è ovvio che i due gemelli non ce la raccontano giusta (altrimenti il manga si sarebbe intitolato “Siva” :hihi: ), anche la ragazza, a prima vista solare, ottimista e decisamente ingenua, ha un doloroso segreto sepolto nel suo passato…

Non voglio dire di più perchè sarebbe un peccato spoilerare troppo questo manga, che non è una storia d’avventua e azione, e neppure di intrigo e mistero, ma una semplice storia di crescita e maturazione, con personaggi spledidamente caratterizzati e delineati ottimamente dal punto di vista psicologico.

Per quanto riguarda la grafica – puri anni ’80 per mia somma gioia e sollazzo – vi rimando a questo link, che presenta una gallery con tutte le immagini usate come cover per i 12 volumi dell’opera e qualcuna in più come bonus.