“Questa è la parte più bella di tutta la letteratura: scoprire che i tuoi desideri sono desideri universali, che non sei solo o isolato da nessuno. Tu appartieni”.

Francis Scott Fitzgerald

Quando Robinson Crusoe si trovò disperso su quell’isola deserta, nel noto romanzo di Defoe, allo strenuo delle forze e delle sue speranze di sopravvivenza, giunse a un’importante riflessione: “Tutto il nostro malcontento per tutto quello che non abbiamo, mi pareva derivare dalla mancanza di gratitudine per quello che abbiamo.”

Patrick: “C’é una cosa che voglio dirti Lisbon. Dovevo dirtela tanto tempo fa. Voglio ringraziarti per tutto quello che hai fatto…”

Lisbon: “Potrai ringraziarmi dopo…”

Patrick: “No, io… io devo dirtelo adesso. Non sai quanto… tu abbia significato per me. E quanto significhi per me. Grazie.” (si abbracciano)

Patrick: “Ah, quasi dimenticavo… ho una sorpresa per te. Aspetta qui.” (sale in auto e parte senza di lei)

(The Mentalist #6×06)

Lisbon: (da dietro una porta chiusa) “Jane… ho bisogno di te.”

Patrick: (si alza e apre la porta) “È bello sentirlo. Qualsiasi cosa per te, Lisbon.”

(The Mentalist #5×20)

“It’s always the quiet ones we need to be afraid of.
I just hope I’m not around the day that pot finally boils over.”

(Carl Elias – PoI #5×08)

“Sono un amico di suo figlio.”
“L’avevo capito dal mantello.”

(Batman e Martha Kent – “Batman Vs. Superman)

“Tutte le storie sono storie d’amore.”

(Malcom – Shadowhunters La Signora di Mezzanotte)

“Un libro non serve solo a leggere le parole che racchiude, ma è anche uno strumento molto utile per calibrare la propria sensibilità. […] A volte, quando stai male, non c’è verso di assimilare il contenuto di ciò che stai leggendo, te ne stai li a riflettere su cosa stia ostacolando la tua lettura… eppure ci sono libri che riesci a comprendere senza sforzo anche quando ti senti poco bene: viene da chiedersi perché, vero? Io credo che dipenda da una sorta di accordatura mentale, e che nell’aggiustare l’accordatura giochino un ruolo fondamentale la sensazione dei fogli di carta sotto le dita e l’impulso trasmesso al tuo cervello nel momento in cui volti le pagine.”

(Makishima – Psycho-Pass #1×18)

“L’unico modo per non vedersi sottrarre sempre ogni cosa, è quello di passare dalla parte di chi sottrae.”

(Kōgami – Psycho-Pass #1×12)

You asked me to teach you chess
and I’ve done that.
It’s a useful mental exercise.
And through the years,
many thinkers
have been fascinated by it.
But I don’t enjoy playing.
Do you know why not?
Because it was a game
that was born
during a brutal age,
when life counted for little.
And everyone believed
that some people
were worth more than others.
Kings and pawns.
I don’t think that anyone is
worth more than anyone else.
I don’t envy you the decisions
you’re gonna have to make.
And one day I’ll be gone,
and you’ll have no one
to talk to.
But if you remember
nothing else,
please remember this.
Chess is just a game.
Real people aren’t pieces.
And you can’t assign more value
to some of them than to others.
Not to me.
Not to anyone.
People are not a thing
that you can sacrifice.
The lesson is that anyone
who looks on the world
as if it was a game of chess
deserves to lose.