Scuola chiusa e lezioni online.

Esami annullati. Resta la maturità con la sola prova orale online. I ragazzi di terza media devono presentare una tesina.

Le misure di distanza interpersonale sono obbligatorie e funzionano.

Nastro adesivo su pavimenti nei negozi di alimentari e in altre strutture per mantenere la distanza tra i clienti (2 m).

Numero limitato di persone all’interno dei negozi, ci sono le file alle porte. Sempre distanti.

Sono aperti solo i negozi di prime necessità.

McDonalds è chiuso in tutto il mondo.

Parchi, sentieri, intere città ferme.

Intere stagioni sportive cancellate. Europei di calcio rinviati al 2021.

Concerti, tour, festival, eventi di intrattenimento, tutti annullati.

Matrimoni, battesimi, comunioni, cresime annullati.
Non vengono celebrati nemmeno i funerali, le bare con i caduti vengono trasportate con camion militari fuori provincia per essere cremate.

Nessuna messa, nemmeno a Pasqua.
Oggi è venerdì santo. Nessuna processione. Non era mai successo.

Nessuna riunione di 50 persone o più, poi 20 o più, ora 2 o più.

Nessun contatto diretto se non con familiari conviventi.

I parchi giochi sono chiusi.

Mancano le mascherine e i cittadini che sanno cucire le fanno per tutti.

Distillerie, marchi di moda e altre aziende stanno cambiando le loro linee di produzione per aiutare a produrre visiere, mascherine, camici, disinfettanti in gel.

Il governo chiude i confini. Solo traffico merci o rimpatri di connazionali.

Le sanzioni pecuniarie sono inflitte per le violazioni delle regole.

Conferenze stampa quotidiane dal governo e dal RKI. Aggiornamenti quotidiani su nuovi casi, guarigione e decessi. Alle 18:30 ogni giorno.

Si può uscire per far la spesa, un solo membro del nucleo familiare e dotato di mascherina e guanti.

I dipendenti di attività primarie ancora in servizio hanno paura di andare al lavoro.

Il personale medico ha paura di tornare a casa dalle loro famiglie.

Si tratta della pandemia globale Covid-19 proclamata nel febbraio 2020.
Siamo in lockdown dall’8 marzo.

Io sono chiusa in casa da un mese, dal 12 marzo 2020.

Perché sto scrivendo tutto questo?

Un giorno mi capiterà di rileggerlo, sfogliando le pagine del mio blog a ritroso, e rileggerlo mi servirà a ricordarmi che la vita è preziosa ed è fatta davvero di piccolissime cose finora scontate.
Come gli abbracci.

Ehi tu che stai leggendo dal futuro, sorridi, hai così tanto! 🙂